Storia

Nel 2006 l’apertura dei primi due sportelli a Campobasso e Isernia

Ventiquattro persone: industriali, professionisti e rappresentanti di categorie, hanno lavorato con passione e tanta determinazione per ben cinque anni nella convinzione che non vi è sviluppo economico di un territorio senza il contributo di una banca che sia autentica espressione della comunità in cui opera.

In particolare, Luigi Sansone, ex direttore del Banco di Napoli con un’ampia esperienza bancaria, è stato l’elemento catalizzatore dell’ambizioso progetto per la nascita di una banca tutta molisana.

Il 3 agosto 2006 è arrivata l’autorizzazione della Banca d’Italia per l’apertura dei primi due sportelli a Campobasso e Isernia.

È nata così la Banca Popolare delle Province Molisane.

La compagine azionaria rappresenta famiglie, professionisti, imprenditori e le più importanti istituzioni del territorio, quali le due Province, i due Comuni capoluogo, i Consorzi Industriali di Termoli e di Campobasso-Bojano, le Camere di Commercio di Campobasso e Isernia, varie associazioni di categoria.

Assorbite nel corso del forte processo di aggregazione le vecchie banche regionali, le grandi banche, sempre più globali, per le loro stesse dimensioni stentano a percepire i bisogni e le aspettative delle piccole e piccolissime realtà economiche che popolano la regione, in quanto elaborano le loro politiche commerciali lontano dal territorio molisano.

Con la Banca Popolare delle Province Molisane i risparmi dei molisani, invece, restano in regione per finanziare le esigenze delle piccole aziende, degli artigiani, del mondo agricolo e delle famiglie.

Una banca a carattere regionale è ben capace di indirizzare il risparmio dei cittadini del Molise verso il finanziamento di iniziative locali.

Attraverso la consulenza e l’assistenza creditizia, la Banca Popolare delle Province Molisane si propone come “incubatore” della piccole e piccolissime iniziative imprenditoriali, che può bene valutare ed apprezzare perchè facente parte della stessa realtà.

I molisani hanno capito l'importanza di far rinascere una banca del territorio e se la sono creata da soli, senza mediazioni e senza attendere che qualcuno la calasse dall’alto.